
WATER POLO
La Pro Recco è in questo sport la squadra più titolata del mondo con 34 scudetti, 10 Champions League, 17 Coppe Italia, 8 Supercoppe Europee, 1 Lega Adriatica, 1 Scudetto femminile, 1 Champions League femminile, 1 Supercoppa Europea femminile.

La nascita
La Pro Recco venne fondata con il nome Rari Nantes Enotria nell’estate del 1913, in mare, davanti ai Bagni Enotria a Recco. Con questa denominazione la squadra ottenne nel 1922 l’affiliazione alla Federazione Italiana e partecipò al campionato fino al 1935, quando si sciolse per essere sostituita dal Gruppo Sportivo Fascista. Nel 1946 i vecchi giocatori dell’Enotria decisero di ricostituire la squadra di pallanuoto e scelsero il nome di Pro Recco, come la squadra di calcio cittadina.
Dalla B alla Leggenda
Nel 1953 la Pro Recco vinse il campionato di Serie B e ottenne la promozione in Serie A; in realtà era già stata promossa in Serie A l’anno prima, ma dovette rinunciare vista la mancanza di una piscina di gioco: secondo la Federazione Italiana Nuoto, infatti, un arbitro non poteva dirigere, dalla barca, una squadra che giocava le proprie partite in mare aperto. Il regolamento imponeva una passerella fissa su cui il direttore di gara potesse camminare e Antonio Ferro – che fu presidente e sindaco – lanciò la “campagna del cemento” per costruire un molo. Il paese si tassò: c’era chi portava direttamente i sacchi oppure offriva soldi per comprarli. Grazie a questa idea la Pro Recco riuscì ad iscriversi al campionato di serie A.
Nella stagione 1959, sette ragazzi terribili, tutti di Recco, vinsero a sorpresa il primo titolo italiano nella finale di Trieste; l’anno successivo, due cardini della squadra, Franco Lavoratori ed Eraldo Pizzo, detto il Caimano, il giocatore del secolo della pallanuoto mondiale, vinsero la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960. La formazione vincente del primo Scudetto era composta da sei pallanuotisti di Recco e uno di Genova. Vennero ribattezzati i “Sette re” di Recco. Eccoli: Merello, Guidotti, Maraschi, Pizzo, Cevasco, Giraldi, Lavoratori. Allenatore era Piero Pizzo, fratello di Eraldo, a cui nelle stagioni successive si aggiunsero altri campioni come Ghibellini e Alberani, Guerrini e Lonzi. Fra il 1959 ed il 1974, la Pro instaurò una vera e propria dittatura vincendo quattordici scudetti e una Coppa Italia a cui va aggiunta la Coppa dei Campioni 1964-65 alzata a Milano. La squadra stabilisce un incredibile record di imbattibilità di 153 partite tra il 1965 e il 1973 (11 pareggi).


La seconda Coppa dei Campioni e gli anni bui
Nella stagione 1978, sotto la guida del presidente Gianangelo Perrucci, la Pro Recco tornò campione vincendo il suo quindicesimo scudetto, il titolo fu bissato nel 1982; nel frattempo per motivi di sponsor cambiò nome Kappa Recco e successivamente Recco Stefanel, il presidente Perrucci lasciò la sua carica e venne eletto presidente della Federazione Italiana Nuoto. Nel 1983 e nel 1984 conquistò altri due scudetti e una Coppa dei Campioni 1983-84, vinti sotto la presidenza di Eraldo Pizzo. Anche in questa formazione giocarono grandi atleti come Marco Galli, Paolo Ragosa e Marco D’Altrui. Tra il 1985 ed il 2000, con Fulvio Tornich prima e Gianni Carbone dopo alla presidenza, la Pro Recco affrontò un periodo di riorganizzazione societaria che la tenne lontana dai vertici della classifica. La squadra disputò contro la Rari Nantes Florentia lo spareggio per evitare la retrocessione nel campionato 1985-86 e l’anno successivo, in una stagione senza retrocessioni per il passaggio da 12 a 14 squadre, si classificò all’ultimo posto della Serie A1. Le difficoltà create anche dall’avvento del semiprofessionismo spinsero la società a puntare sul vivaio: nel campionato 1991-92 una Pro Recco basata in larga parte sulla formazione che nel 1991 aveva vinto il Campionato Juniores raggiunse la finale dei play-off , che vide i biancocelesti sconfitti alla terza partita contro la Rari Nantes Savona. È di questo periodo anche l’apertura al tesseramento dei giocatori stranieri nel campionato italiano: nella Pro Recco militarono fra gli altri Horkai, Paškvalin, Gyöngyösi, Mshvenyeradze, Perović, Vičević, Jelenić, Monostori, Van der Meer, Tchomakhidze.
Gli anni 2000
e la Gestione Volpi
Dal 2000 al 2005 la Società viene gestita da un gruppo di imprenditori genovesi guidati da Fabrizio Parodi e col sostegno di Gianangelo Perrucci come presidente onorario e Gabriele Volpi, ex-pallanuotista della Pro Recco negli anni ’60. Nel nuovo organico giocano Massimiliano Ferretti, Alberto Angelini attuale capitano azzurro, Tibor Benedek. Vladimir Vujasinović, Danilo Ikodinović, Luca Giustolisi e il portiere Jesús Rollán.

Continuano i trionfi
Per la stagione 2012-2013 la Pro Recco ricomincia da capo e si affida a Riccardo Tempestini, già allenatore della squadra femminile Campione d’Europa e direttore generale del club, come nuovo allenatore della squadra. La Pro Recco si aggiudica lo scudetto della stagione 2012-2013 pur essendosi classificata seconda al termine della regular season con 60 punti (contro i 61 del Brescia). Nei playoff batte l’Acquachiara in semifinale guadagnandosi così l’accesso alle finali e poi il Brescia aggiudicandosi il suo 27º titolo italiano e l’ottavo scudetto consecutivo.
La stagione 2013-2014 vede il ritorno della Pro Recco alle competizioni europee. Il rendimento non all’altezza delle aspettative porta all’esonero di Riccardo Tempestini e al ritorno sulla panchina di Giuseppe Porzio. La squadra conquista la Coppa Italia superando nella Final Four di Brescia (18-19 marzo 2014) il Posillipo (14-7) e l’AN Brescia (11-6). A maggio arriva anche il ventottesimo scudetto, nono consecutivo: nella serie di tre partite contro l’AN Brescia, la Pro Recco vince a Sori per 7-6 il 10 maggio, viene sconfitta col medesimo risultato il 14 maggio alla piscina Mompiano di Brescia e vince per 12-7 la gara decisiva nella piscina di Sori. Non arriva invece la vittoria in Champions League: nella Final Six disputata a Barcellona la Pro Recco perde il 29 maggio il quarto di finale contro il Partizan Belgrado per 18-19 dopo i tiri di rigore.
Per la stagione 2014/2015 Porzio non viene confermato e viene scelto Igor Milanović capace di vincere al primo tentativo Campionato, Coppa Italia e Champions League. Questo è il 4° Triplete realizzato in 8 anni e sono così 10 i campionati nazionali vinti di fila, per un totale di 29: nessuno in qualsiasi altro sport è riuscito a fare di meglio.
A fine stagione Milanovic viene sostituito da Amedeo Pomilio. Il 5 febbraio l’ex campione della Pro e Dg Maurizio Felugo viene nominato presidente. La stagione si chiude con la vittoria di Supercoppa LEN, Campionato (il trentesimo) e Coppa Italia, mentre in Champions la Pro si ferma in semifinale; in estate Pomilio viene sostituito dall’ex giocatore bianco celeste Vladimir Vujasinović che vince subito la Coppa Italia nel marzo 2017 contro l’AN Brescia.
Un record dietro l'altro
Il 22 aprile 2017 la vittoria contro il Quinto per 15-1 vale il successo numero 73 di fila in Italia: è il nuovo record per la striscia vincente più lunga dello sport italiano. La Pro Recco supera i 72 successi della Teodora Ravenna, squadra di pallavolo femminile che deteneva il primato.
Un mese più tardi la società di Felugo conquista il 31esimo scudetto a Torino sempre contro il Brescia. A Budapest, nella Final Six di Champions League, la squadra viene battuta dallo Jug in semifinale e finisce al terzo posto.
L’anno successivo i biancocelesti vincono Coppa Italia e Campionato, ma nella Final Eight europea disputata in casa alle Piscine Sciorba di Genova chiudono al secondo posto sconfitti nella finalissima dall’Olympiakos per 9-7.
Pochi giorni dopo il Club annuncia l’arrivo sulla panchina di Ratko Rudic, l’allenatore più vincente nella storia della pallanuoto, quattro volte campione olimpico. Il guru croato vince subito Coppa Italia e Scudetto arricchendo il suo già ricco palmarès.